09/09/2003 - Antonio Cabrini, terzino della Juventus e della Nazionale, fu chiamato ad assumersi una responsabilità enorme: come battere un calcio di rigore nella finale di coppa del mondo dell’11 luglio 1982.
L’esecuzione fu sbagliata e i Tedeschi ci risero in faccia. Antonio reagì da uomo. Seppe controllare e vivere da campione quell’errore.
Il campionato continuò con la partecipazione testarda e sicura anche di Antonio. Infatti vincemmo il mondiale.
Anch’io ho fallito il mio calcio di rigore nella mia partita con la vita. Ho reagito però testardamente vi assicuro, da vero uomo. Ho vinto, però, la mia battaglia con la vita.
Dai, anche tu se vuoi ci riesci. Che aspetti? Muoviti!
A.
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