nostre "mappe cognitive" pertanto, si è fissata l'originalità del sistema di Tolman riscontrabile anche in una caratteristica non consueta nei grandi disegni sistematici: quella della sua dichiarata provvisorietà.
L'autore lo propone più che altro come uno schema di base, necessariamente non definito perchè scientifico e, di conseguenza, disponibile ed aperto a revisioni e complementi imposti dal lavoro di ricerca.
Convinto sperimentalista sostenne con forza la validità delle analisi sperimentali dei fenomeni psicologici e la necessità di una costante verifica della teorizzazione. Legò le sorti del sistema ai risultati sperimentali e ne garantì la vitalità in termini peculiari di osservazione, formulazione di ipotesi e conseguenti verifiche.
I suoi esperimenti geniali e vigorosi hanno impresso al sistema non solo il crisma della scientificità, validandone a posteriori le ardite assunzioni, ma anche fornendo l'occasione per trarre linfa per i nuovi costrutti o nuove possibilità di approccio per antichi problemi della psicologia.
Fedele "rat psicologist" ha costruito un modello di comportamento da imitare. Ponendosi a sua volta in modo piacevole al gioco dell'esperimento di laboratorio, ha dimostrato come sia possibile seguire le vicende di umili roditori, indirizzando al tempo stesso lo sguardo oltre e più in alto.
Predispose anzi per l'agire dell'uomo, strumenti esplicativi più efficaci di quelli impiegati in altre aree degli studi psicologici o addirittura da scienze tipicamente od esclusivamente "umane".
Mise in crisi l'eguaglianza prestazione = apprendimento. |